Alto tradimento

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“Maledetto schifoso uomo orribile”.

“Ma ancora stai pensando a quello dell’immobiliare? Basta, non pensarci più!” ha detto mia sorella per non sentirmi più bofonchiare e sospirare in giro per casa. Ma come si fa a non pensare più quando ti hanno ferito l’anima? Perché non si tratta solo del fatto che, come al solito, chi vuole spillare quattrini se ne frega della tua anima, si tratta qui di un abuso sulla tua immaginazione di vita. Cercherò di spiegarmi meglio, tempo fa abbiamo visto un annuncio per una casa di campagna molto bella e dopo tanto cercare abbiamo pensato che potesse essere una buona possibilità per noi. Era una vecchia casa, ben ristrutturata, con tanto verde attorno, e al resto ci avremmo pensato noi. E così abbiamo fissato un appuntamento per vederla e abbiamo iniziato a sognare e a progettare i dettagli, gli angoli, le stanze, la nostra vita. Tanto più che il “signore” al telefono sembrava molto gentile e molto propenso a sostenere i nostri sogni. Ma come sempre, quando tutto sembra troppo bello per essere vero, vuol dire che non è vero. Quando siamo arrivati per vedere la bella casa il “signore gentile” si è rivelato un vago truffatore che ci ha scorrazzato in giro per una collina stupenda facendoci vedere prima un rudere decrepito in cemento e di seguito: una casa finta pietra in plastica dei primi anni ottanta, poi una casetta per Hobbit alta un metro e venti ed infine un ammasso di mattoni con il tetto sfondato dove una perplessa pastora stava facendo brucare le sue pecore.

Avremmo dovuto insultarlo si, perché chiaramente la fotografia sull’annuncio era uno specchietto per le allodole, o per noi fessi che ci siamo cascati perdendo tempo e buon umore, ma non l’abbiamo fatto. Siamo ritornati a casa con le orecchie basse, storditi dalle chiacchiere insensate di quel cretino. Ci ha detto che gli dispiaceva perché lui era sicurissimo che avremmo preso la casa di plastica anni ottanta che sembrava fatta apposta per noi. Ed è stata quella frase che mi ha gettato nello sconforto più totale. L’idea che la testa (evidentemente) bacata di uno sconosciuto abbia avuto la libertà di prendere me e la mia vita e spostarle in una brutta casa in finta pietra, orrenda, costruita male, piena di muffa e cacche di piccioni e finti archi che nemmeno un geometra ubriaco di sedici anni avrebbe mai nemmeno pensato di progettare; ecco quella cosa li io l’ho vissuta come un alto tradimento. Mi sono immaginata li dentro, con il vento che soffiava dalla collina, sola, in quella brutta casa finta, poco prima di farla finita. Spazzati via i sogni, i bei progetti, gli amici, le cose da fare insieme, le case di una volta, l’amore e il calore con cui ci si prende cura di ogni angolo, dal camino alle piante davanti casa con i gatti che ci dormono sotto. Io spero proprio che a nessuna persona buona succeda mai niente del genere, che nessuno mai prenda voi e la vostra vita e metta tutto dentro una brutta casa di plastica costruita senza amore all’angolo di una curva.

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